Agricoltura Rigenerativa e Green Deal Europeo

La lotta ai cambiamenti climatici e il raggiungimento della “neutralità climatica” entro il 2050 rappresentano la sfida pressante dell’Unione Europea.
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E’ obiettivo del Green Deal permettere all’Unione Europea di raggiungere, entro il 2050, più elevati livelli di giustizia sociale e prosperità economica attraverso interventi rispettosi delle risorse naturali: la protezione del capitale naturale ed il benessere dei cittadini, difatti, sono il fulcro del piano di azione attraverso cui il Green Deal dovrà attuarsi.

Indice

  1. Cos’è il Green Deal europeo: programma e obiettivi
  2. Cos’è l’agricoltura rigenerativa?
  3. Agricoltura rigenerativa: vantaggi e benefici
  4. Conclusioni

Cos’è il Green Deal europeo: programma e obiettivi

La lotta ai cambiamenti climatici e il raggiungimento della “neutralità climatica” entro il 2050 rappresentano la sfida pressante dell’Unione Europea. Per questo, il piano d’azione del Green Deal europeo si pone l’obiettivo di promuovere l’uso efficiente delle risorse, di creare un’economia pulita e circolare, di ripristinare la biodiversità e di ridurre l’inquinamento. Gli obiettivi saranno perseguiti attraverso una serie di misure (atti normativi e investimenti) che l’Unione Europea attuerà nei prossimi trent’anni.

Cos’è l’agricoltura rigenerativa?

In questo contesto, l’agricoltura rigenerativa può sviluppare un ruolo da protagonista: si tratta di un metodo di conversione ecologica in cui le moderne tecnologie e gli antichi saperi interagiscono con efficacia tra loro. In sintesi, si tratta di “collaborare” con la natura per rigenerare i suoli; il contrario, cioè, di quanto accade con l’agricoltura intensiva.

Agricoltura rigenerativa: vantaggi e benefici

L’agricoltura rigenerativa si sviluppa attraverso le diversificazioni colturali, che hanno origini lontane nel tempo. La rotazione delle piante coltivate protegge il suolo dagli agenti atmosferici e stimola l’attività biologica dei terreni, eliminando, così, i periodi di interruzione colturale. La riduzione, poi, delle lavorazioni e degli impatti meccanici sui suoli migliorano la protezione degli habitat naturali e la ricchezza biologica degli organismi che popolano il terreno. A ciò si aggiunge la copertura del suolo effettuata mediante i residui delle coltivazioni.

Conclusioni

Con l’agricoltura rigenerativa il rispetto e la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi sono al primo posto. Tuttavia il raggiungimento degli obiettivi imprenditoriali e dei benefici economici richiede più tempo.

Per conseguire i risultati programmati con il Green Deal, i paesi dell’Unione europea dovrebbero dunque promuovere meccanismi incentivanti a favore degli operatori agricoli interessati alle promozione di tale tipologia di coltivazione.

La prossima attuazione della nuova PAC può costituire un frangente propizio all’espansione dell’agricoltura rigenerativa.

 

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